Descrizione
Nome scientifico Prunus armeniaca, l'albicocco è un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee che in Italia ha trovato l'ambiente di coltivazione ideale, tanto che l’Emilia Romagna è la regione europea che produce ed esporta più albicocche.
L’Albicocco è una pianta arborea che raggiunge un’altezza media e presenta un’ampia chioma. Di solito e' innestato su un portainnesto e può produrre frutti in abbondanza per almeno 15-18 anni. La produzione inizia di solito dal terzo anno dall’impianto e aumenta fino a raggiungere i massimi livelli quando la pianta ha circa 7-10 anni di vita. Predilige le posizioni soleggiate e non tollera l’ombra neppure per poche ore al giorno. All’atto della scelta della pianta vi suggeriamo di preferire le varietà autocompatibili che non danno problemi per l’impollinazione.
In Italia è possibile coltivare una gran varietà di albicocche e le più conosciute sono:
Albicocco Pisana
L’albicocco Pisana è un albero caratterizzato da una produzione di frutta costante nel tempo. Produce albicocche grosse con buccia gialla con sfumature rosse. La polpa ha un sapore molto dolce.
Albicocco Pellecchiella
L’albicocco Pellecchiella è una pianta coltivata principalmente al sud. Produce frutti a buccia tendenzialmente gialla di buone dimensioni. Anche questa varietà e' molto dolce. Perché si chiama pellecchiella? la sua buccia (la “pelle”) si stacca facilmente dalla polpa.
Albicocco Luizet
L’albicocco Luizet è una varietà coltivate per la sua resistenza e la notevole produzione . I suoi frutti sono di notevoli dimensioni e si presentano con una colorazione arancione intensa, talvolta tendente al rosso. Il sapore dolce e il suo profumo intenso sono le caratteristiche di questa varietà.
Albicocco Pivot
L’albicocco Pivot è una varietà molto forte ma produce ad anni alterni , la sua frutta ha medie dimensioni e si presenta con una forma allungata. La buccia di color arancione chiaro racchiude una polpa dal sapore dolce acidulo.
Albicco Cafona
Questo albicoco , che posso consigliare perche' ne sto coltvando uno da 3 anni con ottimi risultati di produzione e gusto, con anche frutti belli. La pianta raggiunge un’altezza massima di 7-8 metri; presenta tronco variamente ramificato di colore bruno con foglie cuoriformi ed opposte, di tonalità verde scuro con i bordi seghettati. La fioritura avviene tra fine inverno ed inizio primavera producendo fiori a forma di calice di colore bianco-rosa a cui fanno seguito i frutti. L’Albicocca Cafona matura la prima decade di Luglio. ( se anche tu vuoi provare questa varietà clicca qui , li trovi anche altre varietà.
Coltivazione
La pianta dell’Albicocco richiede un clima temperato e nei climi troppo rigidi bisogna fare attenzione alle gelate primaverili che potrebbero danneggiare i fiori che non sopportano temperature inferiori a -4°C. Il periodo migliore per il trapianto è compreso tra ottobre e marzo, avendo cura di evitare i periodi di maggior gelo. Iniziare a coltivare albicocche richiede una pianificazione accurata ,prima di tutto è importante scegliere la varietà giusta per il tuo clima e le tue condizioni di suolo. Esistono varietà che possono tollerare condizioni più fredde o più calde quindi chiedi sempre al tuo vivaio o a noi prima dell'acquisto e ti consiglieremo quelle più adatte alla tua zona. Per Coltivare bene un Albicocco occorre un terreno fertile e leggero e ben soleggiato.
Terreno
Il terreno più adatto è tendenzialmente sabbioso e molto ricco di sostanza organica, humus e stallatico. Non cresce in terreni molto ricchi di argilla, dato che non tollera il ristagno d’acqua.
Concimazione
Ci sono molti fertilizzanti tra cui scegliere. Per gli albicocchi, un buon fertilizzante è quello che contiene azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). Il rapporto dovrebbe essere circa:
15-27-0 per la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno
20-20-22 per la primavera
26-23-14 per l’inverno nei climi più freddi o in qualsiasi altro luogo dove il terreno gela durante i mesi gelidi dell’anno.
Potature
A fine estate e a fine inverno possiamo potare la pianta, cercando di di sfoltire i rami e togliere le parti secche, tutti i polloni e succhioni vanno tolti. Ad ogni potatura consigliamo sempre di mettere il mastice per potature per far in modo di cicatrizzare meglio. Vediamo i due tipi di potatura: quella verde si fa quando l’albicocco ha completato lo sviluppo delle gemme e dei fiori da marzo a maggio oppure in estate nel mese di agosto, quella secca viene eseguita in questo caso nel periodo invernale. Il primo anno si fa una potatura di predisposizione, che serve a mettere la pianta in condizione di fruttificare e consigliamo di farla fare ad un giardiniere esperto o una persona anziana con esperienza. In entrambe le potature useremo forbici ben affilate e disinfettate sempre con dell'alcol, delle buone forbici da potatura sono queste, FELCO Cesoie da giardino.
Malattie
Le malattie principali dell'albicocco sono Bolla del pesco, Monilinia, Corineo, Maculatura rossa, Oidio, e i vari insetti tripidi, afidi e cocciniglie. Vi consigliamo sempre di effettuare un trattamento a base di rame (solfato di rame) o poltiglia bordolese da effettuarsi alla fine della stagione invernale che vi aiuterà a prevenire varie malattie fungine e non far venire la Monilinia. Possiamo anche dare in alternanza la bentonite che previene sia malattie fungine che gli insetti (bentonite).
Riproduzione
Innesto
La tecnica dell'innesto e' quella più usata per riprodurre l'albicocco. I vantaggi sono regolare lo sviluppo, aumentare la longevità e la precocità di fruttificazione delle piante. Molti porta innesti sono più resistenti ai parassiti, malattie e funghi. L'albicocco viene innestato tipicamente su susino, mirabolano, pesco franco da seme e l'innesto si effettua di solito tra Agosto e Settembre scegliendo sempre dei giorni in cui non e' prevista pioggia.
Talea
La talea e' uno dei possibili metodi ma non il migliore, perche' si crea una pianta meno fruttifica rispetto ad un innesto su un buon porta innesto e la pianta ha anche dimensioni più grandi. Il periodo migliore per prelevare le talee è quello di maggio-giugno, e devono essere prelevate da porzioni basali di rami dell’anno di una lunghezza di circa 12-15 cm con almeno due gemme, poi si immergono nel radicante e si mettono a dimora nei vasi
Infine un accenno al terriccio dove le tale dovranno radicare; questo deve essere composto da una miscela di sabbia e torba con rapporto di 40% sabbia e 60% torba.
Margotta:
Per la moltiplicazione delle piante di albicocco mediante margotta si scelgono di solito i rami giovani sani e produttivi, dopo aver scelto la parte da far radicare si fa un taglio alla corteccia con un coltello da innesti ben affilato incidendo sotto ad una foglia e si asporta un anello di corteccia di circa 1 cm, poi si mette un sacchetto di plastica con all'interno torba e terriccio e si chiude a salsiccia sia sopra che sotto, il sacchetto trasparente farà in modo di vedere le radici e capire il periodo che possiamo poi tagliare
la margotta.
Ottimo articolo, dettagliato e preciso
Buono